Ho un ricordo nitido della prima sera che Stefano Sorrentino è arrivato a Palermo. lo ricordo che mangiava solo ad un tavolo, un pò in disparte, dell’albergo dove la squadra era in ritiro. Cordiale, educato, composto, rispettoso dei camerieri e di quei compagni che ancora non conosceva. La prima cosa di cui mi ha parlato è stata la famiglia e la voglia di venire a Palermo. Era felice, voleva fare bene, aveva le idee chiare… aveva poco del calciatore e ancora oggi ha mantenuto quella normalità che distingue le persone, rara da trovare in quest’ambiente. E oggi che va via io lo ringrazio perchè è stato un onore lavorare con lui e gli faccio un grosso in bocca al lupo..