Cavallette, grilli, scorpioni. Spesso ci fanno paura, ribrezzo. Se li trovassimo nei piatti di un ristorante probabilmente pretenderemmo il rimborso del conto e ci lamenteremmo con lo staff. E, invece, è arrivata l’ora di abituarci agli insetti: dal 2018, come prevede il regolamento dell’Unione europea in merito, annunciato già al “novel food” nel 2015, diventeranno parte integrante della nostra alimentazione. Le aziende thailandesi, infatti, si stanno preparando all’esportazione per il consumo in Europa e si sono date appuntamento a Bangkok per conoscere tutti i dettagli del regolamento previsto dall’Ue. I piatti a base di insetti sono stati mostrati in anteprima dalla Coldiretti in occasione del Forum internazionale dell’Agricoltura a Cernobbio dove è stata allestita una tavola con la pasta all’uovo artigianale ai grilli, i millepiedi cinesi arrostiti croccanti e affumicati, le tarantole arrostite senza conservanti né coloranti dal Laos e i vermi giganti dalla Thailandia che arrostiti dicono che abbiano un gusto simile alle patatine con un leggero aroma di pollo.
Ora ammesso che tutto questo sia normale, e che dovremmo aprirci alle altrui tradizioni e quindi accettare che la lasagna non sia più di moda e che dovremmo abituarci a trovare sugli scaffali dei supermercati prodotti esteri ( come se ce ne fossero già pochi) la mia unica perplessità è del tutto morale. Capisco che gli allevamenti intesivi ( non entro nel merito del giusto o sbagliato, perchè io la carne la mangio) non bastino più per via dell’aumento della popolazione nel mondo. Va da se che un allevamento di bovini oltre a necessitare di uno spazio ampio abbia un costo molto più elevato di un allevamento di cimici. Quindi in virtù dell’aspetto economico, sugli scaffali del supermercato ci propineranno cavallette, scarafaggi e scorpioni a prezzi molto bassi.
Perchè dico questo? perchè visto l’aumentare della povertà in Italia e i dati che ci raccontano di famiglie sempre più in crisi e che si vedono costrette a rinunciare addirittura alle cure mediche per l’impossibilità di arrivare a fine mese, la mia paura è che cavallette, cimici e tarantole diventino un pò come i prodotti cinesi ad 1 euro.