Oggi puntata in radio che mi riporta ai tempi di Di Bella e mi fa capire che siamo tutti una goccia d’acqua in un mare infinito. Mi chiedo quanto contiamo, quanto la nostra vita conta per chi decide cosa dobbiamo fare e come dobbiamo curarci. La risposta è che non contiamo molto, quasi nulla. Ci sono farmaci che potrebbero aiutarci a sopravvivere e per motivi futili non vengono commercializzati. Discorso vecchio. Ci dicono di non destabilizzare la gente, ma la gente siamo noi. La gente un giorno potrebbero essere anche loro, quelli che decidono cosa darci. Siamo quello che mangiamo, e spesso mangiamo male perchè inquinano quello che ci danno. Siamo ciò che facciamo e siamo costretti a fare una vita d’inferno per arrivare a fine mese. Siamo ciò che diciamo e spesso non ci danno le parole giuste per esprimerci. Loro, quelli che comandano invece cosa sono? sono quelli che decidono della nostra vita illudendoci di vivere in un mondo normale. La verità è che se non hai la giusta raccomandazione, l’amico giusto, il parente del parente, non conti nulla. Poi, sempre quelli che comandano ci dicono di vivere giorno per giorno, di goderci la vita. E’ vero perchè si campa una volta sola, ma il diritto di campare bene dove lo lasciamo? E se non convenisse salvarci? E se fossimo tutti numeri ? fossimo? sono altruista a pensarlo. In ogni caso e comunque la pensiamo la libertà di decidere come vivere e come morire dovrebbe essere universale.
Ps. Scusate lo sfogo, e comprendete eventuali errori di battitura. Ma quando scrivo “di cuore” è cosi