IL PROBLEMA DELLA ROMA? LE RADIO ROMANE

La notizia del giorno è che la Juventus si è indebolita, che Sarri deve cambiare mutandoni, che la Lazio non ha comprato nessun fenomeno e che la parola scudetto a Roma è un tabù.

Ecco vorrei soffermarmi proprio su questo tema.  Francesca Brienza, conduttrice di Roma Tv, compagna di Rudi Garcia, gia opionionista al Processo e nuova ospite fissa di Tikitaka avrebbe affermato ieri sera durante la trasmissione del buon Pierluigi Pardo che; “C’è voglia anche da parte della comunicazione quest’anno di partire con una strategia ‘low profile’. C’è grande rispetto nei confronti della Juventus che lo scorso anno è arrivata in finale di Champions League, la realtà è che parlare di scudetto, nominare questa parola sacra a Roma è sempre difficile. Visto quello che è accaduto lo scorso anno, fatto con un po’ di ingenuità senza pensare che potesse essere una cosa catastrofica nominarlo, si è deciso adesso di non parlarne. Parliamo di campo e vediamo cosa accadrà”. Sicuramente Garcia non nominerà mai più questa parola cosi pericolosa, soprattutto dopo il  consiglio della bella compagna. Fosse arrivata prima a Roma ci saremmo evitati tante chiacchiere da bar. ll dibattito poi si sposta su un argomento che per certi versi risulta più spinoso, quello delle cosiddette ‘radio romane’. Carlo Freccero, autore televisivo ed ospite a Tiki Taka, afferma: “Uno degli elementi più pericolosi che ci sono a Roma sono le radio romane”. Francesca Brienza, conferma ed aggiunge: “Chi dice il contrario è perchè non ha mai ascoltato le radio romane, impossibile pensare che non sono incisive e indirizzino gli argomenti e problemi. Infatti uno dei motivi per cui nasce Roma Radio è proprio per dar voce alla realtà di quello che accade a Trigoria.”.  Insomma credo di aver capito che il problema siamo noi per lei, ma soprattutto per quelli che poi in alcuni casi vengono pagati proprio da alcune radio romane cosi becere. Diciamola tutta, anche Mughini che ci da degli schiamazzanti di mestiere è poi il primo a prendere i  soldi per intervenire in una radio romana. Diciamo pure che bisognerebbe fare una distinzione tra radio e radio, tra opinionisti e opinionisti e facciamo anche la differenza tra le radio decorative delle società e le radio libere che dicono, in libertà quello che pensano. E comunque per fare informazione, bisognerebbe  fare una distinzione tra  radio e radio. Ci sono alcune trasmissioni a Roma in cui francesca-brienza-rudi-garcia-650x433intervengono opionisti del calibro di Alessandro Vocalelli, Franco Melli, Roberto Renga, Xavier Jacobelli, Ivan Zazzaroni, Mario Sconcerti, Furio Focolari, Paolo Condò, Fernando Orsi, Roberto Pruzzo, Sandro Sabatini, vabbè vogliamo dire che i numeri fanno la differenza? e che se ci sono tante radio vuol dire che per le società sportive c’è tanta pubblicità? Chapeau….

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