Caro Massimo Gramellini, non credo che qualcuno sia stato tradito dai coetanei dei Beatles, e non credo nello specifico che questi vecchi coetanei siano indifesi, ignoranti e che vogliano chiudersi a chiave dentro casa lontani da quello che succede nel mondo. Perchè la verità di quello che sta succedendo e non solo in Inghilterra è che questi coetanei che lei tanto giudica il “male d’Europa” sono gli stessi che stanno, un pò ovunque, mantenendo i giovani, proprio quei giovani che durante l’estate del corso Erasmus a Barcellona si innamorano della bionda Irlandese o Italiana se vogliamo. Il voto del referendum è ancora per nostra fortuna segreto, quindi dire con certezza che i giovani , i laureati abbiano votato per restare in Europa è una grandissima “cazzata”. Con certezza non si può sapere chi in realtà abbia fatto pendere l’ago della bilancia in un senso piuttosto che nell’altro. Non credo che , quella degli Inglesi, sia stata una scelta di paura, determinata da persone che, non avendo strumenti conoscitivi adeguati abbiamo fatto prevalere la pancia sulla testa. Io credo piuttosto che si siano accorti del fallimento globale dell’Unione Europea e che abbiano usato un mezzo , il referendum, che a loro è concesso usare. Diversamente da quello che succede, nella tanto decantata democrazia Italiana, dove invece ne alla generazione dei Beatles ne a quella di Ligabue è concesso scegliere se rimanere in Europa o uscirne. Certamente per i piazzisti, per i grandi imprenditori, per i politici e per pochi altri già abbastanza fortunati qualcosa cambierà. Al cittadino medio, quello per intenderci che cerca di arrivare a fine mese con mille euro di stipendio, o anche al giovane precario che certamente l’Europa non ha dato nulla, “dentro/fuori” non cambia tantissimo. Forse e dico forse la colpa non è di chi stanco ha deciso di uscire, di chi vede prospettive migliori lontano dai burocrati dai politici arroganti. Senza scomodare Scotland Yard, l’omicidio europeo è stato un assassinio annunciato: lo sapevamo tutti che, prima o poi, qualcosa sarebbe successo ma quelli che muovono le fila tra Bruxelles e Francoforte, hanno fatto finta di non vedere. Caro Gramellini i miei genitori coetanei dei Beatles sono persone che sanno pensare, vengono da una guerra, leggono e ne sanno praticamente molto più di quanto ne sappia io. E io non sono ignorante,
E quelli che lei ha definito paurosi senza conoscenze sono persone che forse la vita potrebbero insegnargliela magari con i verbi sbagliati ma con esperienza , quell’esperienza che si apprende per la strada cadendo e rialzandosi