Da oggi Luis Enrique è ufficialmente uscito dalle barzellette romane. Come nei migliori sceneggiati sono entrati due nuovi attori protagonisti che hanno conquistato la scena nazionale. Pallotta, illustre presidente della Roma e Gabrielli, Prefetto di Roma-
Doveroso un riepilogo per i pochi che la vicenda se la sono persa. Un favore personale che faccio a quei pochi che a Roma sono impegnati nei sottoranei di qualche cantiere in cui non arriva nessun mezzo di comunicazione, cellulare inclusi. “Il presidente della Roma annuncia alla stampa che incontrerà il Prefetto per la situazione Stadio. Il Prefetto risponde che non ne sa nulla e che a lui non lo ha mai cercato nessuno, sottolinea molto poco educatamente che incontrerebbe cani e porci” Qualche ora dopo Pallotta si chiede se deve sentirsi più cane e quindi abbaiare o porco e grugnire. Domanda che spero rimarrà senza risposta. Se non altro per un pudore pubblico al quale teniamo. In extremis il Prefetto, consigliato forse dai collaboratori ( che funzionano sicuramente di più di quelli di Pallotta) ci tiene a sottolineare che il suo era un mondo di dire, un allegoria.
Gabrielli deve aver avuto un amnesia momentanea dimenticandosi che è pur sempre un rappresentante dello stato e che un certo stile è sempre dovuto.
Che poi per quanto a Pallotta si possa imputare una distanza tra lui e la squadra , un assenza che in certi momenti non dovrebb esserci, questa volta l erroreo non è proprio il suo. 200 dipendenti a sua disposizione e credo sia difficile che lui in prima persona si sia occupato di chiedere un appuntamento. Per non parlare di come poi è stata gestitua una comunicazione che ha fatto acqua da tutte le parti. Non ultimo l’incontro odierno tra Pallotta e Tronca, giornata nera per il presidente della Roma perchè sempre che nemmeno quest’ultimo si sia presentato.
Come diceva una grandissima attrice in Via Col Vento, infondo domani è un altro giorno… questa sera godiamoci Roma Bate… senza paura e senza barzellette solo con la voglia di vincere